L’ALBA DEL DIO FALCO sarà il prossimo libro di Stefano Santarsiere, un thriller ricco di avventura che ci farà ritrovare un personaggio molto amato.
Il tuo prossimo libro si intitolerà L’ALBA DEL DIO FALCO, un appassionante romanzo thriller d’avventura. Qual è secondo te l’elemento più interessante di questa tua nuova storia?
Immagino il senso di minaccia costante che incombe sui protagonisti per tutta la storia – è infatti anche il racconto di una lunga fuga. E il mistero tecnologico che via via si dipana…
Ritroviamo Charles Fort, ci racconti chi è, per chi ancora non dovesse conoscerlo?
È un giornalista specializzato in notizie misteriose, proprietario del sito web ‘La voce dei dannati’, che si ritrova suo malgrado a vivere le vicende che racconta. A dispetto del nome, ‘rubato’ a un giornalista newyorkese realmente esistito, è italianissimo.
Quali saranno le ambientazioni del romanzo?
È una vicenda con diverse ambientazioni internazionali. Il prologo è in Egitto, durante gli scavi presso lo Uadi Hammamat, poi la storia si sposta a Bologna, in Sicilia e nella parte finale nelle Highlands scozzesi.
Tre aggettivi per descrivere L’ALBA DEL DIO FALCO.
Adrenalinico. Sorprendente. Spietato.
Parliamo di come ti prepari alla stesura di un romanzo: quanto c’è di studio e quanto di invenzione?
Direi in parti uguali. Molto studio e molta invenzione. Le due si completano e si alimentano a vicenda. La fantasia deve essere verosimile e per questo aspetto la ricerca è essenziale.
C’è stato un momento ben preciso della tua vita in cui hai capito che avresti voluto scrivere?
Ero bambino, appassionato di film dell’orrore. Stavo guardando ‘La Notte del Demonio’, di Jacques Tourneur. In una scena del film il protagonista si imbatte in un manoscritto che si intitola ‘Storie di streghe e di demoni’ o qualcosa di simile. Pensai subito che quel libro avrei potuto scriverlo io…
Quali sono i tuoi principali punti di riferimento nel mondo della letteratura?
A caso, citerei Fante, Miller, Bradbury, Blackwood, Garcia Marquez, Eco, Matheson…
Prima di salutarci, secondo te a chi è adatto questo romanzo?
Può essere una lettura piacevole per chi ama i thriller adrenalinici con risvolti tecnologici.