Mauro Zanetti in “Il punto più buio” si è cimentato in una storia intrigante, un romanzo che indaga la psicologia dei personaggi e che ci fa riflettere.
Ci racconta di più l’autore stesso in questa intervista.
“Il punto più buio” è un noir psicologico, ma è anche un romanzo che fa riflettere su come gli errori del passato abbiano delle conseguenze nel presente. Come è nata questa storia?
In parte nasce dalla mia passione per i thriller cosiddetti di formazione, dove le vicende accadute portano a un percorso di cambiamento interiore, soprattutto nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta. In parte lo stimolo mi è venuto grazie alla mia professione di insegnante che mi permette di osservare da vicino il mondo dei giovani.
Quali sono i protagonisti del romanzo, ce li presenti?
I protagonisti sono un gruppo di amici con caratteristiche psicologiche e caratteriali molto diverse tra loro, c’è il capo indiscusso, aggressivo ma buono, il ragazzino timido e introverso, il gregario, il simpaticone e così via… con dinamiche tipiche dell’adolescenza. La trama del romanzo segue i protagonisti dal liceo all’età adulta.
Hai deciso di svolgere gli eventi su piani temporali diversi, come mai?
Proprio per evidenziare ciò che ho detto in precedenza, ovvero per far risaltare come i traumi del passato influiscano pesantemente sul presente.
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con “Il punto più buio”?
Sono molti i messaggi che si possono leggere tra le righe del romanzo. Senza dubbio i più importanti sono il valore e il peso delle amicizie, e soprattutto il peso del senso di colpa unito al conseguente processo di espiazione.
Tre parole per descrivere il romanzo.
Un dolore necessario.
Una citazione che secondo te coglie il senso della storia.
“Adesso sta verificando sulla sua pelle come il seme della violenza che loro hanno piantato ventiquattro anni fa sia germogliato sino a diventare un albero gigantesco con radici mortali che si sono conficcate nelle loro vite. Per quanto non ci siano dubbi che la persona che li sta braccando sia un soggetto criminale e un assassino psicopatico, non vi sono nemmeno dubbi sul fatto che tutta questa merda è iniziata per colpa loro.”
A chi ne suggerisci la lettura?
A chiunque ami il genere noir, il thriller psicologico che scende nelle profondità dell’anima.