IL FALSO MESSIA è il nuovo romanzo di G. L. Barone, autore capace di tenere sulle spine i suoi lettori con storie ad alto tasso di adrenalina. Scopriamo qualcosa di più di questa intrigante uscita.
Presentiamo IL FALSO MESSIA come un romanzo storico, ma tu al suo interno inserisci punti di vista davvero nuovi. Come ti è venuta l’idea?
L’idea di fondo nasce dall’esame stesso dell’antico testamento, che è un insieme di libri scritti non si sa da chi e non si sa quando. Soprattutto non si sa cosa volevano raccontare gli autori nel testo, che poi nei secoli è stato coperto di misticismo e di significati allegorici. Ho semplicemente pensato: e se gli autori ci volevano semplicemente raccontare ciò che vedevano, con le parole di cui disponevano in tempi remoti? Quando i nativi americani descrivevano il treno lo chiamavano “cavallo di ferro”. Se gli autori della bibbia usarono lo stesso metodo, forse volevano raccontare una storia molto diversa da quella che poi noi abbiamo interpretato. Una storia in cui Dio non è Dio e il Messia non è il messia…
L’ambientazione storica è quella della Gerusalemme di quasi 2000 anni fa. Quali sono le particolarità dell’epoca che più ti hanno colpito durante la fase di documentazione?
Ormai sono diversi anni che mi cimento con i romanzi storici e tolte le particolarità del luogo, le credenze religiose, l’analisi storica che ho cercato di ritrarre fedelmente, scrivere un libro con personaggi che si muovono a Gerusalemme nell’anno 0 non è poi molto diverso da scriverlo nel Cinquecento o nel Settecento. Un personaggio stanco si siede, uno che riflette si accarezza il sopracciglio. Magari non ha la corazza ma ha una tunica… il passo però è breve.
Nel romanzo vi sono vari protagonisti, ci elenchi e descrivi in breve quelli principali?
Nel libro si muovono personaggi decritti dalla tradizione biblica, come Pilano, Caifa, Giuseppe D’Arimatea, lo stesso Gesù, gli apostoli e Maria, accanto a personaggi immaginari. Su tutti il mio investigatore Attico Valerio Servilio e il suo schiavo / aiutante Demetrios, che sono chiamati a indagare su uno strano delitto che, se fosse ascritto ai romani, creerebbe disordini e rivolte tra gli Zeloti. Anche il delitto, un rogo di vergini, non è una mia invenzione ma se ne trova più di una traccia nella Bibbia.
Una citazione tratta da IL FALSO MESSIA che ne rappresenta al meglio lo stile?
«L’hai visto tu stesso, tribuno: gli angeli esistono, camminano, si stancano e devono riposare, si impolverano, si lavano, mangiano, dormono…»
«Stai dicendo che gli angeli sono uomini come noi?»
«Non hanno nulla di spirituale, tribuno. Hanno solo poteri superiori ai nostri. Per i nostri antenati giunti qui dall’Egitto, la natura degli angeli era palese così come ne hanno scritto. Il tempo però crea leggende…»
Tre parole per descriverlo.
Sorprendente, sconvolgente, coinvolgente
Secondo te qual è il lettore ideale di IL FALSO MESSIA?
Ti posso dire con certezza quale non è il lettore de IL FALSO MESSIA. Non lo è chi è molto religioso e chi considera le scritture come un dogma. Per leggere IL FALSO MESSIA, ci si deve calare in una realtà nuova, in cui si mette in discussione l’entità stessa di Cristo e di Dio. Serve una mente aperta e non tutti possono accettare le verità storiche che io rivelo.
Stai già lavorando ad altro?
Sto sempre lavorando ad altro, ma è troppo presto per parlarne. Di sicuro nel 2023 torneremo nella Mantova del Seicento e ritroveremo i protagonisti di Cospirazione Gonzaga. Ci sarà però forse anche una sorpresa inaspettata, un libro che, al pari del Falso Messia, potrebbe smuovere le coscienze di molti.