È considerato uno dei migliori rappresentanti del romanzo realista del XIX secolo, al punto da essere proposto da diversi studiosi come il più grande romanziere spagnolo dopo Cervantes. Fu candidato al Premio Nobel per la letteratura nel 1912, ma il suo anticlericalismo causò il boicottaggio dei settori più conservatori della società spagnola. Dopo aver terminato gli studi nel 1862, si trasferì a Tenerife per conseguire la laurea in Belle Arti, e successivamente a Madrid per studiare Giurisprudenza, dove incontra intellettuali e artisti dell’epoca. Scrisse sui giornali La Nación e El Debate. Nel 1873 iniziò la pubblicazione degli Episodi Nazionali, i suoi libri forse più celebri, con Trafalgar. Trascorre lunghi periodi all’estero come corrispondente, conoscendo così le correnti letterarie del momento, come il realismo e il naturalismo. Il suo lavoro è influenzato, tra gli altri, da Honoré de Balzac, Émile Zola, Gustave Flaubert e Charles Dickens.

Condividi questo articolo